AUTOMATIZZARE CANCELLI IN FERRO BATTUTO

CANCELLI IN FERRO BATTUTO : PROCESSI DI AUTOMAZIONE

I cancelli in ferro battuto possono essere ad una o a due ante, battenti o scorrevoli.

I cancelli in ferro battuto a due ante si prestano ad essere automatizzati con diversi tipi di motorizzazione:

a) Con degli attuatori a scomparsa, esteticamente meno impattanti rispetto ai pistoni esterni, in quanto contenuti in cassette di fondazione a scomparsa, che lasciano visibili solo i dispositivi di sblocco manuale necessari in caso di mancanza di corrente o malfunzionamento.

Nella soluzione sia elettromeccanica che oleodinamica (le cui caratteristiche possono fare la differenza nella scelta finale del prodotto da installare) le differenze tecniche sostanziali tra i due tipi stanno nella frequenza d’uso permessa dagli oleodinamici, usualmente più predisposti all’uso intensivo e dal funzionamento più fluido (almeno rispetto agli elettromeccanici alimentati a 230V.), anche se lo sviluppo tecnologico ha permesso di ottenere il controllo dell’elettromeccanica con funzioni tali da rendere simili i due sistemi.

Altra differenza tra le due tipologie, è data dal costo, sensibilmente più alto, degli oleodinamici, a parità di funzionamento.
b) Con degli attuatori esterni, detti operatori, che vengono prodotti nelle due soluzioni oleodinamiche ed elettromeccaniche. Sono esteticamente più invasivi, ed installabili solo nel caso non si possano incassare nel calcestruzzo le casse di fondazione dell’interrato, o quando ci si trovi con la pavimentazione già realizzata; valgono gli stessi discorsi fatti per gli interrati, in termini di funzionalità, frequenza d’uso e costi d’acquisto.

I cancelli in ferro battuto scorrevoli, per essere automatizzati, hanno due soluzioni :
a) Con motoriduttori elettromeccanici esterni con trazione a cremagliera installata sul cancello, con centrali incorporate divisi per fasce di peso, di indubbia presenza e di forte impatto visivo che, a seconda dell’uso più o meno intensivo, possono essere dotati di motoriduttori a bagno d’olio, o grasso, alimentati a 24/230V. o, nel caso di impieghi molto gravosi, di motore elettrico a 380V. con motori elettrici autoventilati, soluzioni molto collaudate anche se non particolarmente gradevoli alla vista.
b) Con motoriduttori a scomparsa, incorporati nell’anta scorrevole, con trazione a cinghia sulla ruota stessa del cancello, alimentati in bassa tensione. I vantaggi sono quasi esclusivamente estetici, praticamente il sistema non si vede, l’alimentazione avviene attraverso dei contatti nella battuta di arresto del cancello. Gli svantaggi sono molteplici, primo fra tutti il costo, che e’ doppio rispetto al sistema tradizionale, ed altri problemi legati alla novità del prodotto ed alla mancanza di preparazione tecnica degli installatori.

(a cura di AC AUTOMAZIONI SRLS)