IL FERRO BATTUTO E GLI STILI NEL TEMPO – IL BAROCCO

iconaStoricheLa parola “barocco” deriva molto probabilmente dal portoghese “aliofre baroco”, ossia perla irregolare. E’ uno stile che non si fonda sull’equilibrio e sulla statica, ma sul movimento, sulla curva piuttosto che su linee rette. Si può dire che non segue principi o tipologie di eleganza, ma è il risultato di un insieme di motivi decorativi, enfatici.
La sua componente più evidente è lo sperimentalismo, che si manifesta nell’utilizzo e nell’accostamento di tecniche e materiali diversi (ferro, legno, stucco, ecc.).

L’età in cui questo stile si manifesta è caratterizzata dalla necessità della Chiesa di ratificare la validità della propria dottrina e potenza. Vengono perciò costruiti molti edifici religiosi, i cui ornamenti hanno lo scopo di stupire e meravigliare i fedeli. L’arte barocca diventa così il mezzo espressivo di un “programma” religioso.
Architetti, progettisti, pittori, scultori, intagliatori e fabbri concorrono, ciascuno per la propria parte, alla realizzazione di opere d’arte che avvicinino a Dio.

Ma l’esaltazione del senso di precarietà dell’uomo spinge, al contrario, i nobili a dare sempre più importanza alla vita mondana, alle feste. Si edificano, pertanto, palazzi e ville di uno sfarzo senza precedenti, con un gusto per la rappresentazione scenica che mira ad esaltare quello che la nobiltà ritiene di essere.

Il ferro battuto nel Barocco

L’esplosione del ferro battuto avviene appunto nel XVII secolo, esaltato dallo stile barocco, le cui opere sono in evidente contrasto con il senso lineare che aveva contraddistinto i periodi gotico e rinascimentale.

Si può affermare che l’arte italiana del ‘600 e del ‘700 presenta due aspetti fondamentali ma opposti tra loro. Da una parte vi è la tradizione di stampo classicista, la cui produzione si basa su forme equilibrate e decorazioni discrete, mai portate all’estremo.
In contrasto si pone la corrente barocca (spesso disprezzata dagli artisti “classicisti”) che mira alla rappresentazione del “meraviglioso”, del “magnifico”.
I manufatti in ferro battuto che seguono questa corrente sono tra le opere più belle dall’arte fabbrile. In essi si rivelano le capacità inventive del disegnatore e, soprattutto, l’abilità dei fabbri nel realizzarle, “sottomettendo” alle forme più svariate un materiale così poco malleabile.

Con l’avvento di uno stile basato su linee curve e torsioni le possibilità del ferro battuto vengono sfruttate fino all’inverosimile. La tecnica sinuosa della voluta (motivo a spirale verticale) regna sovrana. Dal classico “quadribolo” (quattro figure identiche racchiuse in un quadrato) si tende ad una decorazione a S o “spiraliforme”.
Si tratta di motivi ottenuti tramite l’uso di piccole sbarre ritorte a S o su se stesse, arricchite con l’applicazione di elementi floreali o vegetali.
La “cimosa” (parte superiore dei cancelli) assume un ruolo importante, ingrandendosi ed impreziosendosi con stemmi nobiliari e figure.

Con il barocco si soddisfa quindi l’esigenza di arricchire l’opera d’arte con elementi decorativi di vario tipo, inventando soluzioni altamente innovative.
In Francia, Germania, Spagna si fa largo uso di ferro battuto policromo e dorato, mentre in Italia la richiesta di questo tipo di lavori rimane soprattutto in ambito privato, con la produzione di lampadari, testiere di letti, prodotti per l’arredamento. Più raramente si utilizza la policromia o la doratura per ringhiere e cancelli (al massimo, la si usa per valorizzare stemmi nobiliari e altri elementi decorativi posti sulla cimosa delle cancellate).
Lo stile italiano è più sobrio; d’altra parte, l’architetto italiano è “contenuto”, ha un senso della misura e dell’armonia delle proporzioni che fa sì che un elemento non prevalga mai sull’altro, ma ne sia parte integrante (e questo non può che derivare dalle tradizioni classiche).

 


 

ferro battuto nel barocco

Padova- Sinagoga (sec. XVII)                                                                        Saluzzo (sec. XVII)



 

 

ferro battuto nel barocco

Orta (NO)  (sec. XVII)



 

 

ferro battuto nel barocco

Griglie (dal XIV al XVII sec.)