IL FERRO BATTUTO E GLI STILI NEL TEMPO – IL RINASCIMENTO

iconaStoricheSe con il fiorire del gotico il ferro battuto aveva ampliato il campo delle proprie applicazioni, con il Rinascimento quest’arte raggiunge livelli molto elevati.

Il termine “Rinascimento” è usato già nel XVI secolo (a differenza dei termini romanico, gotico, barocco, rococò, coniati in tempi posteriori), a significare che quel periodo avrebbe fatto “rinascere” l’arte e la cultura classica, che si ritenevano morte da secoli.

Secondo la convinzione dominante nel XV e XVI secolo la vera arte era solo quella dell’antichità: occorreva quindi riscoprirla, tornando soprattutto ad “imitare la natura”.
In realtà, sarebbe limitativo considerare questo solo aspetto, in quanto il Rinascimento tende a “capire il reale”, piuttosto che a riprodurlo meccanicamente.
Il Rinascimento non è, quindi, solo imitazione dell’antichità classica e del Medioevo, bensì l’interpretazione, in tutte le sue sfaccettature, di un periodo e della sua situazione sociale e culturale.

Il ferro battuto nel Rinascimento

Come già detto, anche attraverso i manufatti in ferro battuto si possono comprendere i passaggi da un’epoca all’altra.
Se consideriamo, ad esempio, le grate destinate originariamente a chiudere l’ingresso di locali appartati, come cappelle e mausolei, senza ostacolare la visione dell’interno, quelle del Rinascimento sono concepite per essere guardate dalle due parti.
Come materiale di base vengono usate generalmente aste di ferro di sezione quadrata o rotonda, oppure sbarre piatte e “bande di ferro”.

In quest’epoca grate e cancellate in ferro battuto raggiungono il loro massimo sviluppo e i maestri fabbri cominciano ad emergere dall’anonimato; in alcune regioni gli artisti usano persino inserire il proprio monogramma nelle loro opere.

Nel primo Rinascimento gli ornamenti preferiti sono spirali, volute, trecce e curve con motivi di foglie spadiformi.
In seguito la decorazione a spicchi piatta viene arricchita da ornamenti a tutto tondo (foglie, fiori, figure), forgiati nello stampo o, in qualche caso, già fusi.
Grate ed inferriate sono dipinte in colori vivaci, di cui oggi, purtroppo, sono rimaste poche tracce.
Tra i prodotti in ferro più comuni troviamo torciere, lanterne, portastendardi, bracieri, alari da camino, banderuole ed insegne con lettere che, in mancanza di numerazione nelle strade, servivano ad individuare le abitazioni.

L’arte del ferro battuto trova poi svariate applicazioni di altissimo livello, per esempio nelle belle “roste” dei grandi palazzi di numerose città toscane. Molte opere rievocano lo stile gotico sia nel disegno che nell’esecuzione, presentando però caratteri tipicamente rinascimentali.

E’ da ricordare, infine, come artisti eccellenti forgino corazze ed elmi in cui la perfezione del lavoro rende leggeri oggetti per loro natura tozzi e pesanti!

ferro battuto e rinascimento

Venezia (sec. XVI)



 

ferro battuto e rinascimento

Genova (sec. XVII)



 

ferro battuto e rinascimento

Orta (NO) – Sacro Monte (sec. XVII)